BioControl: Vespe e Calabroni - Disinfestazione Nidi

La disinfestazione contro le vespe rappresenta l’unico rimedio efficace per eliminarle.

Le Vespe sono insetti che vivono solitarie o in società più o meno complicate e popolose e costruiscono sempre con materiali vari dei nidi in cui allevano le loro larve per le quali o immagazzinano una provvista di prede paralizzate o vanno quotidianamente in cerca di cibo.

Il loro interesse nel settore delle disinfestazioni è quasi scontato: insetto che fa paura per le loro punture e per la loro capacità di rimanere in un territorio anche abitato dall’uomo.

Pericolo per la salute: Reazioni allergiche su un area più vasta rispetto alla puntura originaria, orticaria, difficoltà a respirare, dolore al petto, riduzione della pressione arteriosa etc.

La disinfestazione contro le vespe rappresenta l’unico rimedio efficace per eliminarle.

Importante e riconoscere la specie e le loro abitudini; ci sono quelle dei tetti estremamente pericolose e aggressive che si sviluppano sotto i coppi dei tetti e all’interno dei comignoli.

Ci sono quelle che infestano le siepi alcune specie di alberi e ci sono quelle che si sviluppano sotto terra scavando dei cunicoli dove allevano le loro larve ; anche quest’ultime estremamente aggressive e di non facile eradicazione se non con un intervento piuttosto aggressivo in termini di prodotti di disinfestazione.

Non di minor importanza sono i calabroni per i pericoli associati alla sua puntura e per il loro indici di aggressività piuttosto elevato se disturbati.

Sono insetti che costruiscono in primavera dei grossi nidi anche oltre cm.80 e solo del personale specializzato può eradicare il problema dei nidi e dei loro ospiti.

Trattamenti mirati con prodotti specifici e una lunga esperienza sono i sistemi per una eliminazione dell’insetto nell’area di interesse – evitando di creare situazioni di rischio per gli ambienti circostanti


CICLO BIOLOGICO CALABRONI

In primavera, una fondatrice di calabrone si sveglia dall'ibernazione ed inizia a costruire alcune cellette in un luogo riparato e difficile da individuare. Inizia così a deporre le uova che, finché non si svilupperanno, sarà lei ad accudire.

Inizialmente il nido si presenta come una semisfera vuota rivolta verso il basso e di pochi cm di diametro, nell'interno della quale risiedono le prime cellette, delle strutture esagonali ed adiacenti rivolte verso il basso, ognuna contenente una forma di sviluppo: uova, che dopo circa 5-8 giorni diventano larve. Le larve impiegano 2 o 3 settimane a crescere, occupando via via il volume della propria cella, nutrite con carne di altri insetti, prevalentemente muscoli alari, cacciati e triturati dalla regina. Le larve mature entrano poi nella fase pupale, creando un tappo sericeo per chiudersi all'interno delle celle prima di trasformarsi, nell'arco di un altro paio di settimane, in vespe adulte. Esse sono operaie, femmine sterili dedite alla cura della colonia. La prima manciata di operaie, cresciute dalla sola regina, rimane di piccole dimensioni. Infatti, prima della loro emersione, è la sola regina che le nutre ed espande il nido.

Nate le prime vespe operaie, la regina abbandona gradualmente le mansioni iniziali e si si dedica alla sola deposizione delle uova. La regina, nutrita dalle operaie, andando di cella in cella, depone uova e controlla che le larve siano tutte sue figlie. Le operaie svolgono tutti i lavori: nutrici, toelettatrici, foraggiatrici, guardiane, costruttrici. Il nido di Vespa crabro, se costruito all'esterno o in sufficiente spazio, può assumere una forma ovale o sferica della circonferenza di un pallone da calcio, ma spesso allungata fino a circa 60 cm di altezza, al cui interno ci sono più piani orizzontali di cellette contenenti la covata, mediamente da 4 a 8 piani con centinaia di celle ciascuno. Se costruito all'interno di cavità o sottotetti può assumere ragguardevoli dimensioni, anche prossime al metro di altezza, ma "spalmato" nello spazio disponibile. Le massime dimensioni sono raggiunte attorno al mese di settembre, quando anche la popolazione di operaie è al suo massimo. L'attività della colonia è molto frenetica, perché una covata consistente ha bisogno di essere nutrita. Il materiale da costruzione per il nido è una solida fibra vegetale, viene ottenuto impastando con la saliva le fibre di legno dei rami giovani di vari alberi a corteccia morbida, fino ad ottenere una pasta modellabile, che, una volta indurita, sarà solida e dall'aspetto cartaceo. Infatti i nidi di V. crabro hanno consistenza cartacea, sebbene siano relativamente impermeabili e molto resistenti.

Normalmente il veleno del calabrone interferisce con il corretto funzionamento delle vie respiratorie, causando fiato corto o addirittura soffocamento. Nei casi più gravi può rendersi necessaria una tracheotomia. Certe reazioni a seguito di punture di calabroni possono essere mortali.

Fondale Erba